L'ultimo unicorno
di Peter S. Beagle
Trad.
di Manuela Capriati e Gabriele Giorgi.
Mondadori,
2023, pp. 272, € 14.
«L'unicorno
viveva in un boschetto di lillà, completamente sola.» Nella sua foresta
incantata, dove è sempre primavera, non giungono notizie dal mondo, non sa che
fuori tutto è cambiato. Un giorno però, ascoltando per caso la conversazione di
due cacciatori, viene a sapere che gli unicorni sono spariti. È l'ultima della
sua specie. Cos'è successo ai suoi simili? Per scoprirlo, decide di partire e
inizia un viaggio che la porterà attraverso villaggi e città, aride lande e
prati fioriti, montagne rocciose e infinite pianure. Incontrerà una strega
cattiva e un mago gentile, una donna coraggiosa e un principe leale, e tanti
altri personaggi. Imparerà cosa significhino le gioie e i dolori dell'essere
mortali, fino a giungere al castello di un re triste e crudele, dove si
compiranno tutti i destini. Narrato con sottile ironia, L'ultimo unicorno è uno
dei più bei romanzi fantasy mai scritti; un grandioso racconto di amore,
rimpianto, meraviglia, adorato da milioni di lettori in tutto il mondo.
L'ultimo
unicorno è un romanzo fantasy scritto da Peter S. Beagle e pubblicato nel 1968.
Dalla sua pubblicazione originale sono state vendute più di cinque milioni di
copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in almeno venti lingue. Lo stile
narrativo in terza persona s'incentra su un unicorno, di sesso femminile,
(nella prima traduzione italiana del 1977 il fatto non viene evidenziato), che
credendosi l'ultima del suo genere al mondo, parte per un viaggio alla scoperta
di ciò che è accaduto agli altri della sua specie. Man mano che il suo cammino
procede, incontra una serie di personaggi ognuno dei quali la porterà sempre
più vicino al suo obiettivo. Narrato in parte come fiaba e in parte come
parabola, il romanzo fornisce un commento sociale attraverso l'interazione di
personaggi tipicamente fiabeschi, inseriti in ruoli molto atipici. Satira e
anacronismi intenzionali sono utilizzati per ottenere effetti ironici. Il
romanzo è considerato all’unanimità come il migliore di Beagle e come uno dei
più grandi romanzi fantasy degli ultimi 100 anni. Il libro era stato tradotto
in Italia nel 1977 dalla MEB (trad. di Enrica Viziale) e nel 2008 da Kappa
edizioni (trad. di Manuela Capriati). Questa nuova edizione riprende quest’ultima
traduzione.
L’Autore: Peter S. Beagle (New
York 1939) è autore di numerosi libri e sceneggiature; maestro del genere
fantasy, tra le sue opere Il popolo invisibile (1960), The
Folk of the Air (1986), The Innkeeper's Song (1993), Due
cuori (2005), Una lunga strada da fare (2010). L'ultimo
unicorno (1968), considerato il suo capolavoro e uno dei migliori
romanzi fantasy di sempre, è tradotto in decine di lingue e ha venduto oltre
sei milioni di copie nel mondo. Tra i numerosi premi, Beagle ha ricevuto due
Locus, un Hugo e un Nebula, il Grand Prix de l'Imaginaire e il World Fantasy
Award alla carriera.
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