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L’Amante di Ann Mellor e altre storie spettrali - di Marjorie Bowen

 

L'AMANTE DI ANN MELLOR

e Altre Storie Spettrali

di Marjorie Bowen

 Cura e Traduzione di Bernardo Cicchetti

Ed. Dagon Press, 2024, pp. 368

  

Con L’Amante di Ann Mellor e altre storie spettrali la Dagon Press inizia la pubblicazione coordinata e completa di tutte le ghost stories, i racconti weird, soprannaturali, orrorifici o di tipo ‘granguignolesco’ di Marjorie Bowen, definita dall’esperto e premio Pulitzer Michael Dirda “la più raffinata scrittrice inglese di letteratura del mistero del secolo scorso”. Il piano dell’opera, un progetto editoriale unico in Italia, si articola in quattro volumi, con i testi presentati in traduzione integrale e ordinati cronologicamente. Questo primo libro raccoglie i racconti che vanno dal 1909 al 1923, e include venti storie tutte o quasi inedite in Italia, di cui alcune sono delle rarità anche all’estero. Tra esse spiccano la favola macabra Il Pittore di insegne e i pesci di cristallo, il beffardo I negromanti, il funereo La seta stropicciata (definita “una delle storie più terrificanti mai scritte”) e l’ossessionante La vendetta di Ann Leete, dove un dipinto misterioso diventa il viatico per una tragica storia di amor perduto.

     Maestra nel creare atmosfere inquietanti, la Bowen intreccia gli elementi soprannaturali con profonde introspezioni psicologiche dei suoi personaggi, e i suoi racconti sono caratterizzati da una combinazione di suspense, tensione e una sottile patina di terrore che permea gli ambienti, spesso luoghi isolati e abbandonati come antichi castelli, case infestate o paesaggi desolati. Questi luoghi fungono da sfondo perfetto per le sue narrazioni, creando un senso di claustrofobia e inquietudine che contribuisce all'atmosfera spettrale delle sue opere.

 Il volume è un’edizione speciale a tiratura limitata a cura di Bernardo Cicchetti, che ha lavorato per anni sulle opere della Bowen. In questo e negli altri volumi si andranno a proporre TUTTE le storie strane dell’Autrice, compresi racconti rarissimi mai più pubblicati negli ultimi sessant’anni, alcuni addirittura pressoché inediti, vista la loro irreperibilità.

Pensato per i cultori e i collezionisti, il libro è stampato in buona qualità tipografica (cartoncino con sovracopertina, carta avoriata, rilegatura filo refe). Internamente è illustrato con diverse immagini d’epoca riprodotte da rare cartoline appartenenti alla collezione di Laura Pratesi, opportunamente rielaborate per raffigurare le eteree e fantasmatiche figure femminili e le atmosfere spettrali dei racconti. Il concept della copertina è del grafico e visual designer Dario Cogliati.

Trattandosi di un’edizione speciale no-profit, il volume, di 368 pagine, va ordinato direttamente scrivendo a studilovecraft@yahoo.it e resterà disponibile fino a esaurimento delle copie di stampa.

 


  MARJORIE BOWEN (1885-1952) era lo pseudonimo di Gabrielle Margaret Vere Campbell Long, una scrittrice britannica ricordata oggi soprattutto per i suoi romanzi storici e le storie di fantasmi; ma il suo lavoro complessivo comprende una grande varietà di generi, che vanno dal romanzo rosa al giallo, dalle biografie alle storie popolari per ragazzi. Nel corso della sua prolifica carriera scrisse oltre 150 volumi, la maggior parte dei quali sotto lo pseudonimo di "Marjorie Bowen". Ma pubblicò anche con i nomi di Joseph Shearing, George R. Preedy, John Winch, Robert Paye e Margaret Campbell. Figura rispettata nel panorama letterario del suo tempo, tra le sue opere più famose si annoverano The Viper of Milan (1906), e Black Magic (1909), tradotti anche in italiano.    Quale autrice dalla vita problematica e spesso tormentata, la Bowen riversò nella scrittura le sue angosce esistenziali. Le sue trame sono quindi caratterizzate da profonde introspezioni psicologiche, e le sue storie esplorano spesso temi universali come il rimorso, la colpa, la perdita e la follia Si sposò due volte: la prima con un siciliano di nome Zefferino Emilio Constanza, che prima di morire di tubercolosi le diede due figli, e poi con Arthur L. Long, dal quale ebbe altri due figli. Dopo una prolifica carriera letteraria, si spense il 23 dicembre 1952 al St. Charles Hospital di North Kensington, Londra, dopo aver subito una grave commozione cerebrale a causa di una caduta. Aveva 67 anni.

 






 

 

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