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UN POSTO CHIAMATO DAGON, di Herbert S. Gorman

 


Tornano i MAGRI NOTTURNI con un nuovo inedito italiano a cura e traduzione di Bernardo Cicchetti

Nella quarta uscita della collana che si muove sotto gli auspici del nume tutelare H.P. Lovecraft viene riscoperto un grande classico del folk horror americano…

 Un giovane medico in carriera, il dottor Daniel Dreeme, viene inviato a esercitare la sua professione a Marlborough, piccolo villaggio sito in una sperduta valle del Massachusetts, apparentemente abitato da una pacifica comunità di agricoltori. Tuttavia, ben presto inizia a sospettare che sotto questa superficie tranquilla si nascondano antichi e oscuri segreti, tutti legati all'enigmatico Jeffrey Westcott, un sinistro personaggio che ha riempito la sua casa di strani libri e parla in modo minaccioso di evocare gli "antichi dei" in un posto chiamato "Dagon". Questo posto misterioso diventa un'ossessione per Dreeme, che pensa quasi di star scivolando nella paranoia. Ma dopo un brutale omicidio che avviene nella comunità, il giovane medico si trova coinvolto in un'indagine che lo porterà a confrontarsi con verità nascoste e pericoli di natura arcana che minacciano di distruggere non solo la sua sanità mentale, ma anche la sua stessa anima.

Quali segreti nasconde il luogo chiamato Dagon? E che ruolo hanno Jeffrey Westcott e Martha, la sua affascinante e tenebrosa moglie, in tutto questo? Dreeme è determinato a scoprirlo, anche se sa che l’orrore potrebbe inghiottirlo completamente. Poiché nei boschi oscuri attorno a Marlborough si svolgono nottetempo strani riti di evocazione…

 


 "The Place Called Dagon" di Herbert S. Gorman, pubblicato nel 1927, si colloca a pieno titolo nella tradizione letteraria del folk horror. Il romanzo è anzi considerato un precursore del genere, influenzando persino un maestro dell’orrore come H.P. Lovecraft, il quale lo ha lodato nel saggio Supernatural Horror in Literature per la sua capacità di evocare un'atmosfera di terrore palpabile. S.T. Joshi ritiene che Lovecraft abbia tratto ispirazione proprio dal libro di Gorman per scrivere i suoi racconti "L'ombra su Innsmouth" e "I sogni nella casa stregata".

I riferimenti di Gorman, oltre alla grande tradizione letteraria americana che vede il suo capostipite in Hawthorne, traggono ispirazione dalle teorie dell’antropologa britannica Margaret A. Murray (1863-1963), che sostenevano l'esistenza di un autentico culto sotterraneo di streghe sopravvissuto sotto la superficie cristiana dell'Europa moderna. Queste idee hanno influenzato direttamente "The Place Called Dagon", in cui si immagina che i discendenti delle streghe di Salem continuino a praticare in America i loro sabba segreti. Il romanzo esplora quindi la persistenza di queste antiche credenze e oscuri rituali in una comunità isolata del Massachusetts, e mescolando realtà storica e fantasia pose le basi per la nascita del folk horror negli Stati Uniti. La capacità di Gorman di trasporre queste idee in un contesto moderno e americano, mantenendo un'atmosfera di terrore e mistero, rende "The Place Called Dagon" un'opera pionieristica e significativa nel panorama della letteratura horror.

 


Herbert S. Gorman (1893-1954) è stato uno scrittore e critico statunitense, noto per le sue opere di narrativa storica e per le sue biografie su James Joyce, Nathaniel Hawthorne e altre figure importanti nel panorama letterario statunitense. Nato a Springfield, Massachusetts, iniziò la sua carriera letteraria lavorando nella stampa, prima come reporter e poi come redattore di diversi giornali di New York, come il Times e l’Herald Tribune. Ha scritto poesie, articoli e recensioni di libri per varie riviste e ha pubblicato venti libri. The Place Called Dagon (1927) è la sua unica incursione nella narrativa "weird".

 

PER INFO: studilovecraft@yahoo.it






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