Il visionario di Schiller

 


Il visionario. Dalle memorie del conte von O**

di Friedrich Schiller.

 

Trad. di Francesco Vitellini.

La Vita Felice, 2023, pp. 320, € 16.

Con testo originale a fronte.

 

 Ambientato nella Venezia di Cagliostro, "Il visionario" di Schiller venne accolto con immediato favore da pubblico e critica, sia per la notorietà del suo autore sia per le sue tematiche, quali negromanzia, spiritismo, complotti e società segrete, che ne fanno un caposaldo della letteratura gotica e consentono di inserirlo a pieno titolo nel filone aperto da Walpole con "Il castello di Otranto". Definito dal suo stesso autore un «contributo alla storia della corruzione e dei traviamenti dello spirito umano», in questo romanzo, volutamente rimasto incompiuto, le vicende dei personaggi si dipanano in un luogo e in un tempo sospesi tra immaginazione e realtà – che talvolta si intrecciano, fin quasi a coincidere – e proseguono idealmente oltre lo spazio dell’ultima pagina.

    “… Dalla Germania la ballata Lenore (1773) di Gottfried Bürger fornì ai suoi successori europei e americani una delle figure archetipiche del Gotico, quella della sposa cadavere; il poema è stato tradotto in inglese da Walter Scott e in russo da Zhukovsky (con versioni e adattamenti di altri). Tale apparizione si manifesta anche al culmine della prima storia più influente e popolare di Schiller, The Ghost Seer (1789), a sua volta influenzata da Cazotte. Questa storia, che - come Lenore - ha avuto diverse traduzioni in inglese, contiene molti degli ingredienti classici del gotico e del fantastico. Una serie di eventi misteriosi, che si verificano in un ambiente veneziano, sono spiegati come gli atti di un ciarlatano siciliano (spacciatosi per medium); i chiarimenti, forniti dall'impostore siciliano reo-confesso, centrano l'attenzione sulla figura chiave della storia, un impostore che si spaccia per armeno, russo, ufficiale dell'Inquisizione e monaco francescano, altrimenti noto solo "con il nome dell'Incompensibile" (Schiller, 1973, 71). Costui è presentato come una figura demoniaca simile all’ebreo errante: sembra in grado di predire la morte, rilevare frodi spiritistiche ed evocare a volontà spiriti "reali". La storia sembra in definitiva di natura soprannaturale, anche se vi sono alcuni dubbi. Va notato, anche, che l'opera è da considerarsi incompiuta e, per lo scopo presente, che le gelosie dinastiche alla base del racconto (conclusivo) del Siciliano portano la storia in pieno territorio del gotico. Coleridge era un grande ammiratore di Schiller, Byron si ispirò a The Ghost-Seer, ed è difficile pensare che Melmoth il Vagabondo di Maturin non ne fosse stato influenzato.” (da “European Gothic“, di Neil Cornwell, in A New Companio to the Gothic, a cura di David Punter, Blackwell Publishing, Oxford, 2012, p. 68-69).

    Nota: Der Geisterseher (Il visionario) è un racconto gotico iniziato nel 1789, l’anno della Rivoluzione Francese, e rimasto incompiuto. Ambientato a Venezia, racconta della parabola del Principe von…, erede al trono di Curlandia, irretito e soggiogato dall’inquietante figura di un mago e ciarlatano detto “il Siciliano” (ispirato alla figura di Cagliostro) in una abiezione progressiva che lo porta a perdere la possibilità stessa di diventare re. L’opera venne tradotto in inglese nel 1795 con il titolo "The Ghost-seer, or Apparitionist". La traduzione precedente a questa, di Nova Delphi (2017) a cura di Fabio Camilletti, riproponeva la classica traduzione di Berchet (oggi libera da diritti) aggiungendo un ampio saggio di Camilletti e altri documenti che svelano le fonti del poeta tedesco.

 


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