Il quinto numero di Weird, trimestrale della Dagon Press
curato da Pietro Guarriello, prosegue nella sua riscoperta di racconti inediti
e rari che spaziano tra le molteplici sfumature del fantastico. Inaugura il
sommario La resurrezione di Jimber
Jaw, una novella di Edgar Rice Burroughs tradotta per l’occasione da
Edoardo Colangeli. Pubblicato originariamente su Argosy nel 1937, il racconto combina avventura e elementi di
fantascienza, narrando la storia di un uomo preistorico ritrovato tra i ghiacci
e riportato in vita grazie a esperimenti scientifici. Segue Il mistero delle cose sconosciute di
Reginald Bretnor, storia intrisa di atmosfere sottilmente inquietanti, dove la
strana passione di un collezionista lo porta a esplorare i confini dell’ignoto.
Dalle ingiallite pagine di Spicy
Mystery, uno dei pulp più weird della storia dei
magazine del brivido, Robert Leslie Bellem ci conduce invece in
un’ambientazione esotica e suggestiva: il suo La sposa del dio-Luna è un racconto che mescola con abilità
thriller, orrore soprannaturale e pathos. Frederick Cowles, maestro delle ghost
stories, firma poi il cupo e inquietante Occhi per i ciechi, un oscuro dramma psicologico tra folklore e
horror. Da questo racconto viene l’idea per la serie cinematografica dei
“Templari Ciechi” di Amando De Ossorio. La sezione italiana, infine, include
due vere e proprie gemme: Il libro
che veniva da un altro mondo, di Laura Pratesi, trasposta il lettore in una
dimensione in cui il reale si fonde con l’impossibile, complice l’ossessione di
voler scoprire il mistero del famigerato Manoscritto
Voynich, mentre Appartamento 204,
di Edoardo Dantonia, offre una versione moderna di femme fatale in
uno scenario urbano, da dove però si sconfina presto nell’incubo. Come da
tradizione, il numero si chiude con gli approfondimenti critici sugli autori,
attraverso schede dettagliate che forniscono un contesto ai racconti
proposti. Weird, la “rivista di narrativa strana”, è un tributo alla
grande tradizione del fantastico letterario e alle sue infinite possibilità...
IN ARRIVO.... Copertina di Pietro Rotelli “Il sesso è il motore di molte storie di H.P. Lovecraft, anche se non viene mai rappresentato esplicitamente. È il mezzo attraverso il quale le generazioni future ereditano vecchie case, strani libri e terribili manufatti... Nonostante la sua reputazione, Lovecraft non era un puritano e il sesso, quello particolarmente strano, è una corrente che attraversa gran parte dei suoi primi racconti, originando ogni sorta di ibrida entità, prole indicibile e indizi di orrore sessuale (...) Questo volume, Il Libro Blasfemo di Cthulhu , è una raccolta di storie scritte per espandere ed esplorare il Mito di Cthulhu, ma in modi che non sarebbero mai stati consentiti quando Lovecraft era in vita... Mentre uno scrittore dell’epoca dei pulp avrebbe dovuto lasciare che una descrizione si riducesse a una serie di puntini, questi autori hanno il coraggio di invitare i lettori a girare la pagina, per vedere la realtà non censurata che poteva esser...
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